Suoni di Luce

suonidiluce

Frammenti tratti dai libri di Sriyam

Nota dell’autore

Gli avvenimenti narrati riportano fedelmente la realtà, per questo sono stati cambiati i nomi dei personaggi.

Steven è un bimbo e come tale pensa, parla, esprime i suoi sentimenti ed emozioni.
Conserva questo linguaggio anche crescendo.

È stata usata la lettera maiuscola dove si è sentito di fare risaltare il valore intrinseco.

   

Introduzione

Questa è la storia di Steven,

un bimbo buono e bravo come sei tu, nato molti anni fa.

Il mondo allora era molto diverso da come lo è oggi.

Forse ti stupirà la grande semplicità di Steven, ma allora i bimbi erano così.

Ora i bimbi crescono più in fretta, e conoscono prima molte più cose.
Ma i cuori sono sempre uguali.

In essi vi sono gli stessi sentimenti, le stesse emozioni che Steven ti racconta in questo libro.

Anche tu hai accanto un Amico che sa leggere nel tuo cuore, come Dave legge nel cuore di Steven.

Ti voglio bene.

 

Sriyam

Premessa

Improvvisamente mi ritrovo da solo e disperato chiuso nella mia camera. Mi hanno detto: “Steven, la tua mamma è andata in Cielo.”

Guardo a lungo il cielo, ma non la vedo…

“Cosa sei andata a fare lassù? Perché mi hai lasciato qui da solo?”

Il papà è lontano per lavoro:

“Perché non lavori qui vicino e così mi puoi stare accanto?”

In casa c’è solo la mia matrigna:

“Perché sei sempre così seria e stai sempre zitta?
Cosa sei venuta a fare qui se non vuoi bene a me e alla mia sorella?”
Tanto dolore, tanti ‘perché’ che non trovano risposte. Mi sento ‘diverso’ da tutti e nessuno mi capisce… Sento una voce che mi dice:

“Ciao Steven, sono Dave, sono un tuo amico, ti voglio bene.
Ti sono accanto e rimarrò sempre accanto a te.
Sentirai la mia voce nel tuo cuore.”

Giorno dopo giorno scopro che Dave non è solo un amico che mi ama e mi capisce in tutto, ma è anche un grande ‘Saggio’ che mi spiega tutto, che mi aiuta a comprendere i miei rapporti, tutto ciò che vivo, le cose che accadono e risponde a tutti i miei ‘perché’.
Con lui accanto imparo come pormi e come vivere la vita. Lui mi fa il dono più bello, il dono più grande:
mi aiuta a sentire nel cuore anche la voce della mia mamma!

—————–

Giungono i vent’anni: mi tuffo nel mondo…

Ho tutto ciò che un giovane sogna, vivo intensamente tutti i divertimenti possibili, ‘gestendo’ tutti i
miei rapporti.

Non mi accorgo che il frastuono del mondo e questo mio modo di vivere mi allontanano da me stesso:
non sento più la voce di Dave, la voce della mamma.

Ma ora ho tutto, sono circondato da tante persone, ho soldi, mi diverto moltissimo…, faccio ciò che
mi piace, sono libero, non mi fermo un istante.

—————–

Improvvisamente mi ritrovo nuovamente solo, nuovamente disperato…

“Ma cos’è accaduto?”

Mi sento ancora una volta ‘diverso’ e tutto ciò che facevo non mi diverte più, non ha più senso nulla. Ritornano il dolore e l’angoscia.

Inizio il viaggio più difficile: quello per ritrovare se stessi.

Ma non sento più Dave, non sento più la mia mamma…
il cuore rimane vuoto.

—————–

Un’incontro mi porta a fare il mio primo channeling dove mi parla la mia mamma.

Si fa riconoscere con tanti particolari che solo io conosco.

Mi spiega cos’è accaduto dal momento in cui credevo che mi avesse abbandonato.
Mi dice che mi è stata sempre accanto, che mi rimarrà accanto e che realmente mi parlava nel cuore. Mi fa il dono più bello, il dono più grande:
mi aiuta a sentire ancora nel cuore la voce di Dave!

Con lei scopro che Dave è in realtà il mio Angelo e che anche Lui mi è sempre stato accanto.

Ho continuato intensamente il viaggio verso me stesso percorrendo un Cammino di crescita, di evoluzione, accompagnato, sostenuto, guidato, protetto, aiutato
e infinitamente amato dal mio Angelo, dagli Angeli e dalla mia mamma.

Il mio Angelo, gli Angeli e la mia mamma mi hanno fatto ancora una volta
il dono più bello, il dono più grande:

mi hanno aiutato a ritornare bimbo,

a vivere abbandonato in braccio a Loro.

—————–

Ora so anche vivere da solo e non sentirmi più solo.

– Mi hanno lasciato qui da solo, ho tanta paura!
La mia mamma non c’è più.
Non so come mai… non so cos’è successo…
Nessuno mi parla, nessuno mi dice dov’è andata la mia mamma…
Ho tanta paura di non rivederla più! La mia sorellina Susan piange.
Tutti i grandi che vengono in casa sono tanto seri e mi guardano in modo strano. Qualcuno anche piange…
La nonna sta male, hanno chiamato il dottore…

– “Mamma, mamma, dove sei? Dove sei andata? Mammina, ho paura, torna qui da me!” –

– Piccolo Steven,vieni qui, fra le mie braccia. Ti voglio bene. –

– No, no! Non voglio te, voglio la mia mamma! –

—————–

..… – “Mamma, mamma! Un signore ha detto a Susan che sei morta… che sei andata in Cielo… che non ti possiamo più vedere…” –

– “Mammina, dimmi che non è vero!
Dimmi che non sei andata via senza di me! Come faccio a star senza di te? Io voglio i tuoi bacini, le tue carezzine!
Mamma, non lasciarmi qui da solo…” –

– Piccolo Steven, mi dispiace che tu non abbia più la tua mamma. Senza la mamma si soffre molto, ed è tutto tanto difficile.
So che ora stai molto male e che senti tanto il bisogno che qualcuno ti prenda fra le braccia, ti stringa, ti accarezzi, ti riempia di baci e di coccole.
Io non posso riportarti la mamma, tesoro, ma posso stare vicino a te.
Ti aiuterò a vivere questo momento in cui ti senti smarrito, come se ti fossi perso in un bosco. –

– “Mammina, vieni via dal Cielo! Vieni giù, vieni qui con me, cosa fai Lassù?
Ho bisogno di te…
Fra un po’ devo anche andare a scuola, come faccio senza di te? Ma perché non mi dicono più niente di te?
Papà dove sei andato? Stammi vicino!
Ho tanta paura, papà! Non lasciarmi solo con gli altri!
Io voglio te, voglio la mia mamma!” –

– Steven, io ti voglio bene. Starò sempre vicino a te. –

– Ma tu chi sei? –

– Sono Dave, il tuo nuovo amico.
So cosa stai provando nel tuo cuoricino. Io ti sono sempre vicino e ti voglio tanto, tanto bene. Sono qui per ascoltarti, e cercherò di aiutarti il più possibile. –

– Ma perché la mia mamma è andata via senza di me? Non sono un bravo bambino?
Le ho fatto qualcosa che le ha dato dispiacere? Si è stancata di me? –

– No, no, tesoro! Non è successo niente di tutto questo, sta’ tranquillo.
Sei un bambino tanto buono e bravo.
Non hai dato nessun dispiacere alla mamma, e lei non si è stancata di te. Non pensare mai queste cose.
Tu sei tanto dolce e sensibile, mi piaci moltissimo.
Ti voglio tanto bene, Steven. –

—————–

..… – “Mammina, mi manchi tanto tanto!
Mamma, c’è una cosa che mi fa star ancora più male e mi fa piangere tanto. Non so come dirtela, ho paura che tu stia male se te la dico…
Mamma, aiutami! Mi sto dimenticando le cose che abbiamo fatto assieme…
Come faccio adesso?” –

– Mi dispiace, piccolo, che non ricordi i momenti belli vissuti con la tua mamma, ma non preoccuparti per lei.
La tua mamma non sta male per questa cosa.
Lei sa che può accadere questo quando le persone che amiamo ci lasciano, e sappiamo che non le rivedremo più.
Stiamo così male, che non sappiamo più cosa fare.
Sentiamo che dobbiamo in qualche modo proteggere il nostro cuoricino, perché altrimenti soffrirebbe troppo.
Allora, senza rendercene conto e senza scegliere di farlo, cerchiamo di dimenticare, più in fretta possibile, le persone che ci hanno lasciato, e tutte le cose che abbiamo fatto con loro.
Così, ci sembra di soffrire meno, e troviamo la forza per continuare a vivere.-

– Ma io non voglio dimenticare la mia mamma!
Voglio ancora i suoi bacini, le sue carezze, voglio che mi prenda in braccio alla sera, e addormentarmi con lei!
Lei mi deve anche accompagnare a scuola fra un po’!
Me lo aveva promesso! –

– “Mamma, non voglio dimenticare le cose belle che abbiamo fatto io e te!” –

– Piccolo Steven, so che ora non vuoi sentire altri discorsi, ma desidero dirti una cosa: anche se tu non la vedi, la tua mamma sarà sempre accanto a te, ti accompagnerà ovunque tu vada, non ti lascerà mai solo. –

—————–

..… – “Mammina, da quando non ci sei più nessuno mi guarda, nessuno mi prende in braccio!
Il papà va sempre via, va a lavorare lontano, e allora ha fatto venire qui nella nostra casa, ad abitare con noi, un signore e una signora, per badare a me e Susan.
Sono sposati, ma non hanno bambini.
Ci aiutano un pochino, ma non come facevi tu.
E poi, non ci prendono mai in braccio, non ci danno mai la manina, non ci fanno le carezzine…
Mammina, mi manchi tanto…” –

—————–

… – “Mamma, oggi è stato il mio primo giorno di scuola e ho avuto tanta paura.
Ho pianto tanto!
Così, la maestra ha chiamato Susan, che si è seduta nel banco con me. Ma ho avuto paura lo stesso!
Era tutto nuovo e attorno a me c’erano tanti bambini e persone che non conoscevo.
Quello che mi fa star tanto male è vedere che tutti hanno la loro mamma vicino e io no! Ho avuto tanta e tanta paura mamma, mi sono sentito tanto solo!
Ho anche vergogna. Sono l’unico bambino che non ha vicino né il papà, né la mamma.
Se qualcuno mi chiede come mai, cosa dico?
Mi viene sempre da piangere, non riesco a parlare. Anche a casa, nessuno mi parla mai di te.
Mamma, vieni giù… Non lasciarmi solo…” –

—————–

..… – Dave, ho una cosina nel cuoricino che mi fa tanto male. In casa mia è arrivata una signora.
Mi hanno detto che è la nuova compagna del papà. Cosa vuol dire? Si chiama Adele, ma io la devo chiamare zia. Perché?
È una cugina della mamma e ha portato anche il suo bambino. Si chiama Flavius ed è un po’ più grande di me.
Mi dicono che ora siamo una nuova famiglia…
Ma io non voglio una nuova famiglia, io voglio la mia mamma!
Voglio che la mia mammina mi tenga in braccio e mi stringa forte forte… Io non voglio quella signora lì!
Non è buona, non mi viene mai vicino!
Quando andiamo fuori per prendere delle cose mi fa camminare sul marciapiede da solo, senza darmi la manina.
Da quando è qui con noi non mi ha mai dato un bacino neanche una carezza, e non mi parla mai. Sembra sempre arrabbiata con me, e io ho tanta paura di essere sgridato da lei.
Al suo bambino invece parla tanto e lo accarezza. Con lui è sempre dolce.
Non l’ho ancora vista dargli un bacino, ma di sicuro glieli dà quando io non ci sono. Come faccio a dire al mio papà che questa zia non mi piace? –

– Caro Steven, ti capisco sai!
So che soffri tanto perché non ricevi l’amore che tanto desideri, di cui hai tanto bisogno.
Ti hanno detto che questa signora è la nuova compagna del papà perché l’ha sposata, come prima
aveva sposato la tua mamma.
Il tuo papà non ha il coraggio di dirti che in casa ha preso il posto della tua mamma.
Ma nel suo cuore c’è sempre anche la tua mamma.
Il tuo papà ha portato in casa zia Adele proprio perché tu potessi ricevere ancora tanti baci, coccole, carezze e le parole d’amore che la mamma donava a te e a Susan.
Anche il tuo papà soffre molto perché non c’è più la tua mamma e spera che zia Adele possa darvi
almeno un po’ dell’amore che vi dava la mamma.-

– Non è vero!
Lui non vuole più bene alla mamma, non mi parla mai di lei… Ci porta solo al cimitero alla domenica.
Susan piange, ma io no, anche se avrei tanta voglia di farlo in braccio al papà.
Se volesse ancora bene alla mamma, ci parlerebbe di lei… Io lo vorrei fare!
E per badare a noi, avrebbe chiamato una signora buona e dolce, come la mamma, non una così cattiva! –

– Steven, credi che il tuo papà vuole ancora tanto bene alla tua mamma anche se non te ne parla. Non è facile per lui fare questo.
Quando parla della mamma si ricorda ancora di più dei momenti belli che ha vissuto con lei e il suo cuoricino soffre tanto di più.
Il papà e la mamma si volevano molto bene! Avrebbero voluto stare sempre assieme.
Ora, anche a lui manca tanto, come manca a te.
Lui pensa che se ti parla della mamma tu senta ancora di più la sua mancanza e che così tu soffra ancora di più, come sta accadendo a lui.
È convinto che stando zitto tu stia meglio e che un po’ alla volta tu possa tornare sereno.
Sai Steven, il tuo papà quando era piccolo non ha avuto vicino il suo papà perché anche lui è salito in Cielo, come la tua mamma.
Ha sofferto tanto per questo, come ora soffri tu.
Anche la sua mamma non gli ha mai parlato del papà, e per questo ora lui pensa che sia giusto fare così.
Sta’ tranquillo piccolo Steven, il papà ti vuole molto bene. –

—————–

..… – Dietro la casa c’è un albero altissimo.
Mi piace tanto sdraiarmi sotto e guardare il cielo. Mi sembra che i suoi rami e le foglie lo tocchino.
Forse, se potessi salire fin lassù arriverei dove c’è la mia mamma… –

– No, Steven. La tua mamma è così in alto che Lassù non ci arrivano neanche gli aerei. Ma lei fa presto a venire da te… –

—————–

..… – “Mamma, mi vedi da Lassù? Mi manchi tanto mammina!” –

– Siine certo Steven.
La tua mamma dal Cielo ti guarda e ti sorride continuamente. Da Lassù, lei ti può aiutare e proteggere.
E, in certi momenti, può venire vicino a te anche se tu ora non la senti e non la vedi. Lei può fare tutto questo perché ti ha voluto molto bene.
Ora ti vuole un bene ancora più grande perché quando si è in Cielo si sa voler bene molto di più e si è capaci di fare delle cose che sembrano magie a chi vive sulla Terra.
Quando sarai più grande capirai come può accadere questo. –

– Ma davvero? Ne sei sicuro? –
– Sì, è proprio così! –

– Ma allora mi vuole ancora bene! Che bello! Ora sono più contento…
Se viene vicino a me, una volta o l’altra, forse riesco a vederla!-

– Sono sicuro che un giorno la vedrai… –

– Evviva! –

—————–

..… – Con gli amici vado a fare dei giri per le stradine di campagna. Ho scoperto dei campi nuovi dove
c’è il granoturco, dei maceri grandi che non avevo mai visto e dei bellissimi prati pieni di fiori.
Ogni tanto ci fermiamo in mezzo ai campi per mangiare l’uva grossa e i cocomeri.
Qualche volta, mentre i miei amici prendono la frutta, io mi diverto a guardare i papaveri. Sono tantissimi e bellissimi!
Con i miei amici parlo di tante cose e facciamo tantissimi giochi. È proprio bello avere degli amici! –

– È vero, Steven.
L’amicizia è una cosa bellissima: è uno dei tesori più preziosi.
Con gli amici, oltre a giocare e divertirti, puoi raccontare ciò che hai nel cuoricino, sia le cose che ti fanno contento, sia quelle che ti danno dispiacere, senza aver paura di non essere capito o che ti prendano in giro.
Quando qualcuno ti è amico ti dice sempre quello che pensa e non ti dice mai le bugie.
Dì sempre ai tuoi amici ciò che senti nel tuo cuore, quello che pensi, quello che hai capito, quello che non riesci a capire, quello che ti piace o non ti piace.
Questo è essere amici veri.
Se un tuo amichetto non è d’accordo con te su qualcosa, non ti arrabbiare mai. Forse, ha ragione lui.
Ma se quello che dice, per te non va proprio bene, tu ascolta il tuo cuoricino e sta’ sereno.
Se un bambino fa qualcosa che secondo te non va bene, fa come faceva la tua mamma: non rimproverarlo, e con dolcezza digli che, forse, non è bello fare così.
Se poi la fa lo stesso, continua a volergli bene e sta’ tranquillo.
Se però fa cose non belle o che fanno male a qualcuno, di’ sempre quello che pensi, di’ che gli vuoi
bene lo stesso, ma che non puoi più stare assieme a lui.
Quando si è amici si capisce tutto, non si giudica mai, non ci si prende mai in giro e si rispetta sempre
ciò che l’amico sceglie di fare.
Ma non si possono fare le cose non belle per amicizia. –

—————–

..… – Dopo la partita il papà mi riporta a casa e poi ritorna al bar con i suoi amici.
Spero sempre che ci sia tanto traffico, così sto ancora un po’ con lui e posso sentire altri commenti sulla partita.
Per fortuna questo succede quasi sempre!
Arrivo a casa felice perché ho fatto le cose che mi piacciono di più: stare con il mio papà e andare allo stadio.
È stato buono e gentile con me.
Mi è piaciuto tanto vederlo ridere, saltare, urlare con i suoi amici, proprio come faccio io. È fantastico così il mio papà!
È bello andare allo stadio e vedere la partita, ma mi piace ancora di più poter stare con il papà e vederlo così allegro! –

– Caro Steven, è bello che tu sia contento nel vedere il tuo papà felice.
Allo stadio fa vedere tutta la sua gioia perché, in quel momento diventa un bambino come te e i bambini saltano, ridono, cantano.
In casa, invece, il papà non riesce ad esprimersi così perché sente tanto la responsabilità di essere il capofamiglia.
Gli hanno insegnato che, quando si diventa capofamiglia, bisogna fare i seri, dimostrare di essere forti e non scherzare troppo.
Invece, si possono fare le cose importanti e rimanere un po’ bambini, scherzare, cantare e giocare.-

—————–

..… – Ma io ho paura del buio anche quando sono in casa… –

– Anche questo è naturale finché si è piccoli.
Se vuoi, ora ti aiuto a non avere più paura del buio.
Sai Steven, vicino a te c’è sempre un amico che ora non riesci a vedere come non riesci a vedere la tua mamma quando viene vicino a te.
Questo amico è un Angelo!
Ha le ali grandi ed è circondato di Luce. Lui ti è sempre vicino, da quando sei nato. Abitava dove abita ora la tua mamma.
È venuto sulla Terra per stare con te, per aiutarti e proteggerti. Sulla Terra, tutti hanno un Angelo accanto.
Lui può aiutarti a fare tutte le cose e a farle con meno fatica, anche i compiti. E se tu glielo chiedi, può aiutarti ancora di più.
Lo puoi chiedere come fai con i tuoi zii.
Anche se ora non riesci a vederlo, parlagli come parli alla tua mamma. Ti assicuro che ti ascolterà sempre.
Allora, quando è buio chiama la tua mamma e il tuo amico Angelo e chiedi a loro di starti vicino, di aiutarti e di proteggerti.
Questo lo puoi fare sempre, non solo quando hai paura del buio.
Quando ti viene da piangere, o fai fatica a fare qualcosa, o sei ammalato, o ti senti solo, tu chiamalo: Lui ti aiuterà sempre in tutto.
Il tuo Amico Angelo è ancora più forte dei tuoi zii e ti vuole tanto bene, quanto te ne vuole la mamma.
Lui può fare ancora più cose di quelle che fanno i grandi. Gli Angeli sanno fare proprio tutto.
Solo che non sempre possono fare quello che chiediamo perché certe situazioni si devono vivere per imparare delle cose. –

– Dave, ora mi ricordo che quando c’era la mia mamma, ho visto delle persone così, come mi hai
detto tu.
Me le ricordo poco… erano tanto belle e mi sorridevano sempre.
C’era anche tanta luce…
Credevo di averle sognate, invece no… le avevo viste davvero…! Ma non ce n’era una sola, erano in tanti…
Allora, erano tutti Angeli?
Tutti amici che mi volevano bene? –

– Sí, Steven, accanto a te ci possono essere molti Angeli.
Quando si è piccoli piccoli è più facile vedere gli Angeli, ma ci sono anche delle persone grandi che li vedono e li sentono parlare.
Gli Angeli parlano nel cuore e suggeriscono le cose belle da fare e da dire.
Insegnano tante cose, soprattutto a voler bene a tutti e ad essere felici per tutto quello che si ha e che si può fare.
Sai Steven, oltre agli Angeli ci sono anche altri amici che non si vedono facilmente.
Vivono nei prati, nei boschi, nella campagna e tutti ti vogliono molto bene. Sono piccoli piccoli.
A loro piace molto ridere, giocare e scherzare. Sono sempre allegri e cantano felici.
Quando sei nella campagna, in mezzo agli alberi, se vuoi puoi fare un bel gioco.
Chiama questi amichetti e immaginali venire da te, felici, sorridenti, pieni di gioia e che fanno un bel girotondo attorno a te.
Con loro puoi parlare, giocare, cantare, correre, tutto quello che vuoi. Vedrai quanto è bello!
E quando è buio, sia che tu sia dentro o fuori casa, puoi parlare a voce alta con la tua mamma, con il tuo amico Angelo e con questi amichetti.
Così non avrai più paura perché sentirai che loro sono lì, vicino a te, e ti proteggono.
Questo lo puoi fare sempre, anche quando hai paura di altre cose, non solo del buio. Vedrai che così tutte le paure spariranno.
E se lo fai anche quando sei triste o hai voglia di piangere, tornerai ad essere contento. –

… – Perché il papà non mi ha mai detto:

“Steven, ti voglio bene”?

—————–

Perché non mi ha mai preso in braccio? Non mi ha mai raccontato di lui e della mamma? –

– Steven, ci sono delle cose che ci fanno sentire che siamo amati.
Si chiamano: ‘espressioni dell’amore’.
Possono essere parole, carezze, bacini, sorrisi, abbracci.
Possono essere delle azioni con le quali ci si prende cura della persona che si ama, la si aiuta e la si rende felice.
Quando un bambino non riceve queste espressioni, non vede queste azioni, sente di non essere amato, come è accaduto a te e al tuo papà.
Questa è la sofferenza più grande che vi può essere perché per tutti gli uomini, grandi e piccoli,
l’amore è la cosa più importante di tutte ed è indispensabile per vivere contenti.
Queste sofferenze sono così grandi che fanno nascere tante paure, fanno sentire insicuri, deboli, e tante altre cose.
Quando si è grandi ci si vergogna di sentirsi così.
Allora si nasconde cosa si sta provando, in tanti modi, anche facendo finta di essere forti, sicuri.
E si ha così tanto timore di soffrire ancora che si rifiutano tutte le espressioni dell’amore, anche se
le si desiderano moltissimo.
Inoltre, per gli stessi motivi, si fa molta fatica a darle. Al tuo papà è accaduto questo.
Cerca di capirlo, lui ti vuole bene.
Ora comprendi che la forza più importante è quella del cuore, quella che ci fa dare e ricevere le espressioni dell’amore, che aiuta a dire tutte le cose che sentiamo nel cuore, che si chiamano emozioni. –

– Però, Dave, anch’io non ho ricevuto tutte quelle cose lì, le espressioni dell’amore, come le chiami
tu, ma io ti racconto lo stesso tutto quello che sento nel cuore. E anche dico alla mia nonna che le voglio tanto bene! –

– Sì, hai ragione. E sei molto bravo a farlo.
Però, ricorda che anche tu hai paura di dire ai tuoi amici, al tuo papà e alla maestra, tutte le cose che racconti a me e alla mamma…
Vedi che non è sempre facile, Steven…
Ma ora non ti preoccupare: un po’ alla volta ti aiuterò a farlo sempre e con tutti.
E quando il tuo cuoricino sarà riempito di amore lo saprai fare molto bene. –

—————–

..… – “Mamma, mi manchi tanto.
Soffro sempre molto perché tu non ci sei, ma sto ancora più male quando vedo i miei amici o i compagni di scuola con i loro genitori.
Ho una gran voglia di piangere…
Mi viene anche il nervoso con il papà: non mi sta mai vicino! Mamma, perché mi lascia sempre solo? Cosa gli ho fatto?
Mi fa sentire più solo di un orfano!” –
– Mi è venuta anche un po’ di tremarella, ma dopo un po’ mi è passata e sono entrato. In aula mi sono seduto in un banco nelle prime file.
Ho svolto il compito facilmente, che bello!
Sono stato il primo della classe a terminarlo.
Un compagno, seduto nel banco dietro di me, mi ha chiesto di copiare. Piano piano ho spostato il foglio per farglielo vedere meglio. Incredibile, nessuno ha mai copiato da me!
Ero sicuro che il compito era giusto perché quegli esercizi li avevo fatti molte volte a ripetizione con la mia professoressa.
Quando il mio compagno ha finito di copiare ho consegnato il compito e sono uscito dall’aula ridendo:
sono stato il primo a consegnarlo! Ero felicissimo e orgoglioso di me.
Appena fuori ho visto la macchina del papà: non me l’aspettavo!
Gli sono corso incontro felice, ma ho visto che in auto c’era anche zia Adele.
Era meglio che lei non ci fosse… Il papà mi ha chiesto:

“Steven, cos’è successo? Perché sei uscito così presto?”

Tutto contento e orgoglioso gli ho raccontato come erano andate le cose e lui mi ha sorriso soddisfatto. Mentre salivo in auto ha guardato zia Adele sorridendo e le ha detto che ero stato molto bravo.
Non gli ha risposto, è rimasta in silenzio molto seria, guardando fisso in avanti.
So che sta male perché Flavius è stato bocciato per il secondo anno consecutivo, ma a non dire proprio niente è stata davvero cattiva.
Lei rovina sempre tutto! Poteva starsene a casa! E come al solito il papà sta zitto. –

– Steven, non perdere la felicità di questo giorno guardando come si comporta la zia. Pensa che il papà è venuto a prenderti e non te l’aspettavi: è stata una bella sorpresa. Sii felice di questo e orgoglioso di te.
Quando accadono le cose belle, dobbiamo godere di queste, e non perdere la felicità per altri motivi. Ricorda che la felicità, le emozioni e i sentimenti belli vanno sempre protetti e non si deve permettere a niente e a nessuno di rovinarli. –

—————–

..… – Attenzione Steven, l’ambiente che stai frequentando è molto pericoloso.
Sei un bravo ragazzo, molto sensibile e hai dei buoni valori.
Ma il tuo cuore è così vuoto e ferito che una parte di te è fragile, ingenua e disperata.
Steven, stai rincorrendo l’amore perché sai che esiste, avendolo ricevuto da Susan, dalla nonna, dagli zii, da qualche amico.
Hai compreso che hanno fatto tutto ciò che potevano per donartelo e ne sei riconoscente, ma senti
che per te è stato solo una goccia, mentre il tuo cuore ne sta richiedendo un oceano…
Però le persone che stai frequentando sono molto diverse da te.
Sicuramente anche loro hanno sofferto e non hanno ricevuto l’amore, ma in questo momento stanno
cercando di colmare il vuoto del cuore con cose diverse da quelle che cerchi tu. Ecco perché non ti possono dare ciò che desideri.
Il tuo bisogno d’amore è così grande che ora non capisci chiaramente i sentimenti che provi e ti stai
illudendo di ricevere attenzioni e amore.
Steven, ti faccio un esempio per aiutarti a comprendere meglio.
Ora sei come un vaso di argilla e puoi essere facilmente modellato. Potresti diventare un uomo buono, corretto, rispettoso, dolce e amorevole.
Oppure diventare un duro, chiuderti totalmente all’amore e forse imboccare strade non buone e
molto pericolose.
Tutto dipende da te, da chi ti è accanto, dai luoghi che frequenti, da cosa porti dentro il tuo cuore. Le persone che stai frequentando ora non ti possono dare quell’amore che può curare e guarire il tuo cuore, né quella dolcezza e tenerezza che tanto desideri.
Non giudicarli: non sai cosa li ha portati a scegliere quel tipo di vita. Fingono di star bene, ma in realtà si stanno solo illudendo di tante cose…
Non lasciarti ingannare dai loro sorrisi, dalle loro sicurezze, dalle loro parole.
Cercano di nascondere le loro sofferenze reagendo così. Amali, rispettali, ma non farti influenzare da loro. –

—————–

..… – Ciao Dave, questa notte ho fatto un lungo sogno molto bello e me lo ricordo bene. Ho sognato te, Dave.
Mi hai parlato di Catherine, di Richard, dei loro amici, di me, dell’amore.
Mi hai spiegato delle cose importanti che non riuscivo a capire e mi hai dato dei buoni consigli. E così ho compreso molto di più le persone che ho conosciuto negli ultimi tempi.
Ora mi sento più tranquillo.
Ma dimmi Dave, è stato solo un sogno o mi hai parlato veramente? –

– Ragazzo mio, io sento e vedo il tuo cuore.
E quando ti perdi nel dolore e non mi chiami perché sei stordito, ti parlo mentre dormi, attraverso i sogni.
Questo è possibile perché, pur non rendendotene conto, tu me lo permetti.
Sei un ragazzino semplice, buono, e i tuoi intenti sono belli e d’amore.
Mantieniti così Steven.
Ricordati che se ne avrai bisogno, arriverò sempre nei tuoi sogni. Sono felice che le mie parole abbiano rasserenato il tuo cuore.
Ti voglio bene Steven. –

– Dave, sei fantastico. Grazie per il tuo amore. –

—————–

..… – Hai sentito bene Steven.
Infatti, ciò che maggiormente ti blocca è l’energia che il tuo papà emana in quel momento, non solo
il suo sguardo.
L’energia che una persona emette per un pensiero che ha, un sentimento che prova, si definisce
‘vibrazione’.
Esse sono delle onde invisibili che tutti emanano.
Si possono percepire e comprendere soprattutto con il cuore.
Per imparare a riconoscerle puoi fare questo gioco con un amico.

Sedetevi uno di fronte all’altro.
Poi, tu chiudi gli occhi e respira profondamente.
Segui il movimento del tuo respiro fino a quando ti senti molto tranquillo. Quindi ascolta il battito del tuo cuore.

A quel punto, chiedi al tuo amico di pensare a una cosa bella e piacevole e tu ascolta queste onde che arrivano da lui.

Poi, chiedi a lui di pensare ad una cosa triste che gli è accaduta e continua ad ascoltare nel cuore la sua energia: sentirai che è diversa da prima.

Quindi chiedigli di far finta di essere molto arrabbiato con te, e dopo un po’ di esprimerti pensieri
d’amore, mentre tu continui ad ascoltare ciò che senti.
Vedrai come la sua energia cambia per ogni cosa che pensa o immagina.

Puoi anche ripetere questo gioco chiedendogli di esprimere anche con le parole i diversi sentimenti
che prima ti ha espresso solo con il pensiero: la gioia, la tristezza, la rabbia, l’amore.

Digli che li alterni mentre tu continui ad ascoltare ad occhi chiusi facendo attenzione a ciò che senti arrivare da lui.

Prova a rifare il gioco guardando il tuo amico negli occhi, senti ciò che provi nel cuore: avrai conferma di quanto la sua energia cambia.

Queste diverse ‘onde’ che sentirai sono le ‘vibrazioni’.
Se sei attento alle vibrazioni e cerchi di riconoscerle, potrai comprendere che non sempre ciò che una persona dice corrisponde ai suoi pensieri o ai suoi sentimenti.
Perciò Steven, d’ora innanzi prova a prestare un po’ meno attenzione alle parole e ascolta ciò che
senti nel cuore in quei momenti.
E ricordati di guardare sempre negli occhi chi ti sta parlando.
Gli uomini possono dire quello che non pensano, possono controllare i movimenti del loro corpo per celare i sentimenti e le emozioni, ma i loro occhi esprimeranno sempre ciò che vi è nel cuore.
Steven, continua a porti amorevolmente con tutti e ascolta cosa accade nel tuo corpo.
Se parlando con una persona senti gioia, ti senti tranquillo, nel pieno delle tue forze, significa che le sue vibrazioni vanno bene per te.
Se invece perdi la gioia, la tranquillità e un po’ anche le forze, sappi che attorno a te si crea una
vibrazione di non amore che ti può nuocere e quindi devi stare attento.
Fa’ questo senza giudicare niente e nessuno, con amore e rispetto.
Con il tempo comprenderai molto chiaramente che le vibrazioni, pur essendo invisibili, sono reali ed esprimono sempre la verità, anche quando qualcuno cerca di celarla con le parole.
Rimani sereno Steven, la tua mamma ti è vicina e ti protegge.
Lei ti aiuterà anche per il tuo lavoro.
Chiedi sempre aiuto a lei e al tuo amico Angelo, con la certezza che Loro ti proteggeranno e ti aiuteranno in tutto.
Così non sentirai più angoscia pensando al tuo futuro. –

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..… – Dave, è accaduto quello che tu mi dicevi: non faccio il tornitore!
Quando mi hai suggerito di non pensare troppo al lavoro che avrei potuto fare, ho cercato di farlo il meno possibile, ma qualche volta mi veniva da dire:

“Steven, l’unico lavoro che senti di poter fare è il camionista e papà non vuole… che farai?”

Dave, ho compreso una cosa molto importante: non si può essere mai sicuri di ciò che accadrà nel futuro, né in bene, né in male.

Grazie Dave, cercherò di ricordarmelo sempre. –

– “Grazie, mamma, se ora faccio l’assicuratore, è solo perché tu mi hai aiutato.
So che vedevi quanto ero disperato in alcuni momenti non sapendo cosa poter fare… Ti voglio tanto bene, mamma.” –

– Steven, sono contento che tu abbia compreso ciò.
Questa è la soluzione per vivere serenamente la vita, per trarre da essa tutto il possibile per crescere, per gustare ogni cosa e gioire di ciò che offre.
Sappi che non sarà facile fare sempre questo: la mente porta costantemente al passato o al futuro, mai nel presente.
Se ritorni nel passato, puoi avere delle nostalgie e dei rimpianti di cose e momenti vissuti che ti possono portare ad agire per ricrearli, mentre ciò non è più possibile.
Se anche rivivi situazioni uguali, non puoi sentire le stesse emozioni e sensazioni perché tu non sei
più quello di allora.
Inoltre, pensando al passato possono nascere delle amarezze, o possono riemergere sofferenze per ciò che di doloroso hai vissuto.
Puoi avere dei sensi di colpa per quanto non hai donato, amato, o perché hai fatto soffrire.
Puoi avere dei risentimenti verso chi non ti ha amato o per ciò che hai subito.
Va bene portare lo sguardo al passato solo per comprendere, con lo scopo di trarre delle lezioni dalle esperienze vissute.
Puoi rivedere il passato solo per guarire le ferite del cuore, per perdonare e perdonarti.
E questo è bene farlo con chi ti può aiutare e supportare.
Mentre se ti perdi nel futuro, puoi avere dei timori e ansie per ciò che poi potrebbe non accadere.
Puoi crearti delle aspettative che se non si realizzeranno ti creeranno amarezze.
Pensare al futuro può indurti a creare ciò che in quel momento ritieni delle sicurezze ma che invece potresti perdere da un momento all’altro, o che non saranno più tali per te quando avrai conferme che nella vita non ci possono essere né sicurezze, né certezze.
Per questo, chiedi alla tua mamma e al tuo Angelo di aiutarti a vivere solo nel momento presente. –

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..… – Steven, è necessario affrontare sempre tutte le situazioni della vita per sentirsi bene e vivere con la pace nel cuore.
È vero che talvolta la verità fa soffrire, ma fa soffrire ben molto di più non dirla, o dire delle bugie per coprirla.
La verità può creare difficoltà, può far perdere persone, cose e vantaggi. Ma ti rende libero, e la libertà ha un valore inestimabile.
La verità è un’espressione di rispetto e amore, e richiama il rispetto e la fiducia delle persone. Accompagnala sempre con tatto e amorevolezza e accetta serenamente le reazioni che può far nascere.
Chi l’avrà ricevuta te ne sarà poi grato.
Ricorda che puoi scappare dalle situazioni, puoi nascondere la verità, ma non puoi scappare da te stesso, né ingannare il tuo cuore. –

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..… – Avendo visto il papà piangere per la morte di zio Valerius credo che a quel tempo fra la nonna, gli zii e il papà, vi fosse un buon rapporto e si volessero bene.
Vorrei tanto che qualcuno mi spiegasse cosa ha cambiato poi il loro rapporto!
Ma forse nei loro cuori era rimasto l’amore, visto il dolore e le lacrime di papà. –

– Steven, la tua riflessione è giusta: fra le due famiglie sono nati molti sentimenti e forse non tutti
d’amore…
La loro unione non è stata una libera scelta e quando si è costretti a fare ciò che non si vorrebbe, inevitabilmente nascono difficoltà nei rapporti.
E queste aumentano se si vivono situazioni di privazioni e di disagio come loro hanno vissuto.
Se poi hanno mantenuto nel cuore le incomprensioni che vi sono state e non si sono mai chiariti e perdonati, non vi poteva essere un dialogo sereno.
Nella vita è indispensabile chiarire sempre tutte le cose e poi perdonarsi.
Solo così si possono sciogliere le difficoltà e creare rapporti sereni e d’amore.
Inoltre, questo permette di avere la pace nel cuore e di evitare ulteriori sofferenze.
E anche la salute ne trarrà vantaggio perché qualsiasi sentimento di non amore, prima o poi crea delle malattie.
Spesso accadono delle guarigioni dopo che si sono sciolte delle difficoltà in un rapporto e si è
perdonato.
Sempre la morte di una persona cara porta a riflettere e fa comprendere che non vi è nulla di più importante dell’amore, e che non si dovrebbe permettere a niente e a nessuno di impedirne l’espressione. –

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..… – Mi è difficile accettare questo, come mi è difficile trattenere le lacrime davanti a questa triste realtà.-

– Steven, non lasciarti distrarre ancora una volta da questi pensieri tristi che, oltre a rovinare i momenti di gioia che vivi, ti portano a nutrire dei sentimenti di non amore, a giudicare, a biasimare. Osserva quanto la mente ti fa evidenziare soprattutto le cose che non hai, ti porta a rammaricarti per quanto non ricevi… e quindi, ti crea una sofferenza che puoi evitare se invece ascolti il cuore.
Lui ti fa assaporare l’amore e le attenzioni che ricevi, ad esprimere la gratitudine per questo, a gioire
per ciò che hai.
Sii vigile, Steven, e poni molta attenzione alla tua mente, allenati a dar spazio solo ai pensieri
d’amore e positivi.
Solo così la tua vita potrà essere ricca d’amore e di cose belle. –

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..… – Sarò mai un uomo sicuro? –

– Sì, Steven, lo sarai.
Non posso dirti quando perché dipenderà da più cose e da te, come sempre.
Le ferite del cuore necessitano di un unico balsamo: l’amore.
I vuoti causati dalla mancanza di amore si colmano solo con l’amore.
Le insicurezze derivanti da queste ferite, da questi vuoti, si superano solo sperimentando l’amore. Tutto ciò che nasce vivendo situazioni difficili, dolorose, traumatiche, si trasforma creando situazioni di amore, di comprensione, di pace.
Ecco perché la vicinanza di Juliana è stata ora determinante.
La sua presenza, il suo amore, le attenzioni della sua famiglia, possono creare le condizioni necessarie che permetteranno al tuo cuore di guarire, di essere colmato, di dimenticare ferite e dolori.
Però, tutto potrà accadere da come accoglierai questo amore, da quanto permetterai ad esso di entrare nel profondo del cuore, da quanto tu ti abbandonerai alle dolcezze e attenzioni che ti verranno donate.
E soprattutto, da quanto e da come amerai e donerai le espressioni dell’amore.
Ricorda sempre che, fino a quando non sarai totalmente guarito, potrai essere tentato di sfuggire
all’amore, di chiuderti alle sue espressioni.
Anche il modo con cui ti relazionerai con il papà inciderà sul ritrovare sicurezza in te.
Fa’ ogni cosa possibile per permettere a questo nuovo rapporto di sbocciare totalmente.
Sii attento a ciò soprattutto quando ritornerai a casa, finito il militare.
Steven, stai già comprendendo che un uomo può essere forte nella vita, ma rimarrà un bimbo insicuro
se non conquisterà la vetta dell’amore. –

 

Conclusione

Il mio Angelo, gli Angeli, la mia mamma, nell’aiutarmi a comprendere i rapporti, mi hanno fatto

conoscere i vari passi che portano al perdono di se stessi e degli altri.

Nel fare questi perdoni ho compreso che in realtà tutto ciò che ho vissuto mi ha fatto crescere, mi ha portato a comprendere di più tutto e tutti, mi ha permesso di giungere alla compassione, all’accettazione degli altri come sono, al non giudizio.

Alla fine ho provato una grande gratitudine verso coloro che avevo perdonato e li ho amati ancor di più vedendoli come ‘mezzi’ per la mia crescita, per la mia evoluzione.

Del mio passato sono rimaste solo le consapevolezze vissute e le lezioni apprese: il mio cuore è libero.

Sorrido alla libertà che credevo di avere a vent’anni perché ho compreso e sperimentato che l’unica vera libertà è la libertà da se stessi.

Ringrazio il mio Angelo, gli Angeli, la mia mamma per avermi insegnato a vivere nella solitudine gioiosa, a non sentirmi più solo.

E sono certo che non mi sentirò mai più solo se rimarrò accanto a Loro, se salirò come un Bimbo sulle Loro braccia.

Sriyam